Solo i filtri ad alte prestazioni HEPA H14 in conformità alla norma EN 1822 (filtro ISO 45H/ISO 29463), come ad esempio quelli utilizzati nel TAC V+ possono filtrare dall'aria anche le piccole particelle di aerosol cariche di virus (0,1 - 0,2 µm), e al 99,995 %. Ciò significa che i filtri HEPA H14 secondo EN 1822 hanno una prestazione del filtro 10 volte più elevata rispetto ai filtri HEPA H13 con il 99,95 %, come quelli impiegati nella maggior parte dei depuratori d'aria!

99,995 % o 99,95 %? Non sembra molto, ma sono le due cifre dietro la virgola che fanno la grande differenza tra i filtri HEPA H13 e H14! Particelle di aerosol virali sono estremamente piccole. E i "filtri antivirus" servono a "filtrare i virus". Per questo i depuratori d'aria ad alte prestazioni TAC filtrano dall'aria degli interni non solo i più grandi ma anche i più piccoli aerosol altamente infettivi, che nemmeno le mascherine FFP2 e FFP3 riescono a filtrare non potendo fornire in questo modo una vera protezione. Una vera sicurezza è data solo dal filtro HEPA H14 (EN 1822)!

Tuttavia, la ricerca scientifica precisa che le prestazioni di filtraggio richieste per il tasso di decadimento desiderato possono essere confermate solo se la portata volumetrica del filtro dell'aria e la velocità di flusso nel filtro per particelle sospese siano sufficientemente compensate da una superficie filtrante sufficientemente dimensionata, proprio come avviene nei depuratori d'aria ad alte prestazioni TAC V+, TAC M, TAC ECO e TAC BASIC o Multi Airhandler TAC XT !

Solo con il TAC V+ e il TAC XT il filtro speciale lamellare per particelle sospese ad alte temperature H14 di Trotec, completamente incapsulato, viene trattato termicamente a intervalli regolari. Questo filtro è stato esplicitamente sviluppato a tal fine e intervallato da speciali lamelle metalliche termoconduttrici.

Questa tecnica di decontaminazione termica del filtro offre diversi vantaggi unici! Il riscaldamento del filtro denatura le proteine dei virus filtrati, responsabili dell'infettività, e in pratica annienta i virus. Ciò significa che nessun virus infettivo può fuoriuscire dal filtro e finire nell'aria dell'ambiente, ad esempio in caso di manipolazione impropria durante la sostituzione del filtro. Inoltre, vengono annientati anche batteri, germi e altri microrganismi. Una decontaminazione termica del filtro a temperature decisamente inferiori di 100 °C in questo caso non sarebbe sufficiente. Non senza motivo, ad esempio, nel caso dei germi in acqua potabile, l'acqua deve essere bollita almeno dai tre ai cinque minuti, e cioè portata a circa 100 °C.

Tutto ciò significa un fattore di maggiore protezione del personale durante il lavoro e anche durante la sostituzione del filtro! Si tratta, per così dire, di un "airbag antivirus" per una maggiore sicurezza. È sempre pronto al momento del bisogno – e dal momento che non succede nulla, non si nota nemmeno.

Studi scientifici sostengono l'assoluta utilità, per un efficace filtraggio dei virus, della decontaminazione termica del filtro. Nel suo studio, ad esempio, il Prof. Christian Kähler sottolinea: "Per la massima igiene e una vita utile più lunga in funzionamento continuo, il filtro H14 deve essere riscaldato a circa 100 °C per circa 15 minuti ogni giorno, al fine di contrastare la formazione di biopellicole, batteri e funghi senza additivi chimici nocivi o radiazioni UV-C."

Noi consigliamo di effettuare la decontaminazione termica una volta alla settimana, mentre solo nelle aree sensibili dal punto di vista igienico consigliamo di eseguirla a temperatura dell'aria inferiore e umidità molto elevata. La decontaminazione termica del filtro a intervalli settimanali richiede solo 1,0 kW di energia in più alla settimana e non aumenta la temperatura ambiente.

Il plus decisivo in termini di sicurezza e igiene per soli 28 centesimi al giorno, che si ripaga da sé

La decontaminazione termica del filtro attivabile offre un vantaggio decisivo in termini di sicurezza e igiene del filtro! L'apporto di energia supplementare richiesta è trascurabile. Anche con una decontaminazione termica effettuata una volta al giorno, i costi sono solo per 1 kWh, cioè di circa 28 centesimi al giorno con uso effettivo. E con una decontaminazione termica effettuata una volta alla settimana, i costi sono poco meno di 15 € all'anno.

Poiché con la decontaminazione termica aumenta anche la durata del filtro, non è necessario acquistare spesso un nuovo filtro – e grazie a questo risparmio si beneficia del valore aggiunto della decontaminazione termica, vale a dire della massima sicurezza del filtro e di una cura igienica del filtro praticamente gratuita!

I separatori di aerosol o i depuratori d'aria antivirus svolgono il loro lavoro nei luoghi in cui molte persone rimangono in uno spazio ristretto per lunghi periodi di tempo ed emettono grandi quantità di aerosol. Gli aerosol, che siano virali o meno, sono costituiti principalmente da micro-gocce – quindi, acqua pura. I filtri H14 disponibili in commercio possono "intrappolare" questi aerosol umidi, ma così facendo attirano a sé anche altri problemi. L'aumento dell'umidità nel filtro, infatti, provoca più rapidamente la formazione di fuliggine. Di conseguenza, il lavoro di resistenza del filtro aumenta, il che riduce continuamente il volume di aria pulita emessa e con ciò riduce notevolmente la durata utile del filtro. La rapida decomposizione dei filtri ad alto carico di aerosol è stata scientificamente provata da test pratici.

Inoltre, con la permanente penetrazione di umidità si presenta l'alto rischio della formazione di muffe o biopellicole sul filtro. E così, in certi casi, invece di eliminare un pericolo se ne creano altri. Ciò si traduce in minore portata d'aria, riduzione della durata del filtro e formazione di muffa sul filtro. Grazie al regolare riscaldamento del filtro a circa 100 °C, invece, la penetrazione dell'umidità e la formazione di fuliggine e muffa del filtro non sono affatto un problema con il TAC V+ e il TAC XT. Questo perché qui, durante il ciclo di rigenerazione termica del filtro, l'umidità viene nuovamente rimossa in modo completo e il filtro non solo viene regolarmente asciugato, ma anche rigenerato da una funzione autopulente.

Con questo processo innovativo, il lavoro di resistenza del filtro resta basso e la portata d'aria pulita rimane a un livello costantemente elevato per molto più tempo. Ciò comporta una vita utile più lunga rispetto ad altri sistemi di filtraggio privi di rigenerazione e decontaminazione termica. Ciò è stato confermato anche da recenti studi, che a seguito di un'analisi del funzionamento del TAC V+ e del suo filtro ad alte prestazioni H14 secondo EN 1822 (filtro ISO 45H/ISO 29463) con funzione autopulente concludono: "È quindi prevedibile che questo filtro possa avere una vita utile di diversi anni a seconda del carico".

Massima igiene del filtro per soli 28 centesimi al giorno, che praticamente si ripagano da sé

La decontaminazione termica e la rigenerazione del filtro richiedono solo 1 kWh di energia. Anche con la decontaminazione termica effettuata una volta al giorno, i costi ammontano a circa 28 centesimi per ogni giorno di utilizzo, e con la decontaminazione termica effettuata una volta alla settimana, a poco meno di 15 € all'anno. Allo stesso tempo, la decontaminazione termica del filtro, unica nel suo genere, e la rigenerazione del filtro offrono un decisivo valore aggiunto in termini di sicurezza e igiene per tutta la vita utile del filtro. E tutto questo è praticamente gratuito, perché la maggiore durata del filtro con una regolare rigenerazione termica significa che non è necessario acquistare così spesso un nuovo filtro – grazie a questo risparmio, in altri termini si beneficia gratuitamente del valore aggiunto della decontaminazione termica in termini di sicurezza e igiene del filtro!

I qualificati depuratori d'aria ad alte prestazioni devono rendere nuovamente possibile l'uso degli spazi interni – non renderlo ancora più arduo! Tuttavia, il rischio d'infezione non può essere ridotto al minimo senza grandi quantità di aria pulita!

Per la separazione delle particelle di aerosol o il filtraggio di virus e batteri sono necessari elevati tassi di ricircolo dell'aria, compresi tra 6 e 8 all'ora, nel settore medico anche di 12-15 ricircoli d'aria all'ora. Bisogna considerare che la quantità d'aria interna priva di virus, che determina il rischio d'infezione, risulta dal tasso di ricircolo e dal volume della stanza. Senza questi elevati tassi di ricambio d'aria, le nuvole di aerosol che si formano spontaneamente nell'aria non possono essere diluite o filtrate in modo sicuro e rapido.

Per questo, anche in ambienti più piccoli di 45 m², sono necessarie già quantità d'aria pulita che vanno da 700 m³ a 1.500 m³, il che richiede un ventilatore altrettanto potente. In particolare anche per creare un flusso e un condotto d'aria ottimali. Oltre alla geometria di flusso, all'efficacia di filtraggio e a una lunga vita utile del filtro, è auspicabile tuttavia anche un livello di rumorosità accettabile, nonostante i grandi volumi d'aria e l'elevata potenza del getto.

Per questo, con i depuratori d'aria ad alte prestazioni TAC è stata prestata molta attenzione ai bassi livelli di emissione acustica

Tutti i modelli, mobili come anche fissi, sono stati sottoposti a un'elaborata prova di isolamento acustico e ora presentano come equipaggiamento standard un silenziatore integrato sul lato di aspirazione. Questo rende la nuova generazione TAC appena percettibile nel funzionamento quotidiano e di gran lunga i dispositivi più silenziosi presenti sul mercato in rapporto alle portate d'aria/dimensioni dei dispositivi.

Per le aree sensibili al rumore, come scuole, uffici o studi medici, consigliamo i cappucci di isolamento acustico disponibili come optional, con i quali il volume del rumore percepito soggettivamente può essere ulteriormente ridotto. Generalmente in officine, stazioni d'imballaggio, discoteche e simili non è necessario l'uso dei cappucci di isolamento acustico.

Con i cappucci di isolamento acustico opzionali, il TAC V+ genera ad esempio solo ca. 30 dB, a seconda del livello di potenza. Confrontiamo: durante il funzionamento, una comune stampante laser disponibile in commercio genera già un livello di rumorosità di circa 50 dB.