Le migliori condizioni climatiche: Essiccazione di pellet

Chi non si preoccupa del giusto condizionamento degli ambienti di produzione e di immagazzinaggio, rischia grandi danni ai propri prodotti. Questo vale anche per la produzione dei pellet. Il combustibile biologico è soggetto soprattutto a una umidità dell’aria troppo elevata. Perché la materia prima legno non trattato estrae l’umidità dall’aria e la assorbe. Il risultato può essere disastroso per il cliente e il produttore: Perché c’è il rischio che si formino macchie di umido e muffa. E anche le macchine nel reparto lavorazione soffrono per l’umidità e corrodono. Per assicurare la qualità dei pellet e per proteggere le macchine di produzione, vale la pena investire in un equipaggiamento tecnico. I deumidificatori ad assorbimento stazionari della Serie TTR della Trotec sottraggono l’umidità all’aria ambientale, in modo potente e affidabile. 

Economico, efficiente e rispettoso dell’ambiente: Questo è quello che dovrebbe essere la moderna distribuzione dell’energia termica. Quindi, i riscaldamenti a pellet sono molto quotati sia nelle nuove costruzioni, sia quando si tratta di passare a combustibili rigenerativi. Con i pellet è possibile riscaldare senza riserva e il cliente è indipendente dalle oscillazioni dei prezzi dei concorrenti gasolio e gas. E poi i pellet infondo sono un prodotto di scarto dell’industria che lavora il legno. Mentre i tronchi degli alberi vengono estirpati per essere lavorati ulteriormente nelle segherie, i produttori di pellet vivono della segatura, dei resti di corteccia e di legno prodotti. Vengono ripuliti dai corpi estranei, triturati a una dimensione unitaria ed essiccati in maniera meticolosa prima di essere lavorati per diventare piccoli pezzi da ardere, prima di essere compressi e pressati.

Attenzione all’umidità dell’aria troppo elevata

Al più tardi durante questa fase di lavoro nella produzione dei pellet, un’azienda deve fare attenzione a un condizionamento ottimale del clima. Perché i pellet, ovvero i trucioli di legno con cui viene pressato il combustibile biologico, devono essere assolutamente asciutti. Viene richiesto un contenuto massimo di umidità del 10 fino al 15 percento! Infondo, il legno è una materia prima che lavora continuamente. Se estrae troppa umidità dall’aria, nell’arco di breve tempo si vengono a formare macchie di umido e muffa. Ed entrambi possono rendere inutilizzabili interi carichi di produzione. Per l’essiccazione dei pellet, i produttori devono quindi puntare in ogni caso sulla tecnica moderna, che garantisce loro di contrastare in modo affidabile l’umidità dell’aria ambientale. Trotec qui è un partner ottimale. Perché la Trotec offre la soluzione climatica adatta per per tutte le aree della produzione dei pellet: potente, affidabile e a risparmio energetico.